La presente rubrica viene pubblicata in collaborazione
con lo studio di consulenza tributaria, aziendale, so-
cietaria e legale nazionale ed internazionale Acerbi &
Associati
Via Napoli, 66 - 36100 - Vicenza
Tel. 0444 322866 - 0444 322705,
Fax 0444 545075
-
Come noto, è possibile
detrarre dall’Irpef
una
parte degli oneri sostenuti per
ristrutturare le
abitazioni e le parti comuni degli edifici resi-
denziali
situati nel territorio dello Stato.
Dal 1 gennaio 2012 l’
agevolazione non ha più
scadenza
: infatti, è stata resa permanente dal D.L.
n. 201/2011 ed inserita tra gli oneri detraibili dal-
l’Irpef.
Può essere usufruita nelle seguenti
misure:
• per tutto il periodo d’imposta
2013, la detrazione è pari al
50% delle spese sostenute,
con un limite massimo di spesa
di 96.000 euro per ciascuna
unità immobiliare e tenendo
conto, in caso di mera prosecu-
zione dei lavori, delle spese
sostenute negli anni prece-
denti;
• dal 1 gennaio 2014, la detrazione tornerà
(salvo quanto oltre) alla misura ordinaria del
36% e con il limite di 48.000 euro per unità
immobiliare.
Per una chiara analisi delle caratteristiche del-
l’agevolazione in argomento per i lavori di ristrut-
turazione, si rimanda alla
Guida a cura
dell’Agenzia entrate
disponibile al link:
-
tent/nsilib/nsi/agenzia/agenzia+comunica/pro-
dotti+editoriali/guide+fiscali
Il D.L. n. 63/2013, che ha prorogato le maggiori
agevolazioni (50% nel limite di spesa di 96.000
euro) a tutto il 2013, ha introdotto altre due im-
portanti novità:
1. un’
ulteriore detrazione del 50% per l’acqui-
sto di mobili e di grandi elettrodomestici
di classe non inferiore alla A+
(A per i
forni), finalizzati all’arredo di
immobili og-
getto di ristrutturazione
. Per questi acquisti
sono detraibili le spese documentate e soste-
nute dal 6 giugno 2013 (data di entrata in vi-
gore del decreto) al 31 dicembre 2013. La
detrazione va calcolata su un ammontare
complessivo non superiore a 10.000 euro e ri-
partita in 10 quote annuali di pari importo;
2. una
detrazione del 65%
delle spese effet-
tuate dal 4 agosto 2013 (data di entrata in vi-
gore della legge di conversione del decreto)
al 31 dicembre 2013 per
interventi di ado-
zione di misure antisismiche
su costruzioni
che si trovano in zone sismiche ad alta perico-
losità, se adibite ad abitazione principale o ad
attività produttive.
1. La detrazione per l’acquisto di mobili e
grandi elettrodomestici
I contribuenti che eseguono
lavori di ristruttura-
zione
di immobili residenziali hanno diritto anche
ad una
detrazione Irpef del 50%
per le spese so-
stenute per l’
acquisto di mobili e grandi elet-
trodomestici
destinati all’arredo degli immobili in
cui sono stati effettuati i lavori, con un tetto mas-
simo di spesa di 10.000 euro. La detrazione va ri-
partita in dieci ratea annuali di pari
importo.
L’agevolazione, introdotta dal D.L.
n. 63/2013, riguarda le spese so-
stenute
a partire dal 6 giugno
2013
ed è ammessa solo se l’im-
mobile è oggetto di interventi di re-
cupero che devono essere iniziati
prima dell’acquisto dell’arredo, indi-
pendentemente dalla data di paga-
mento degli stessi che può essere
anche successiva a quella del boni-
fico per i mobili.
La detrazione è riconosciuta per spese sostenute
per:
- l’acquisto di “
mobili finalizzati all’arredo
”
dell’unità immobiliare oggetto di ristruttura-
zione. Dunque il bonus può essere applicato
per l’acquisto di cucine, librerie e pareti attrez-
zate, tavoli e sedie, letti, divani e poltrone, ar-
madi e scarpiere. Stessa cosa per mobili
commissionati a un artigiano. Va specificato,
tuttavia, che in caso di acquisto del materiale
e successivo realizzo in proprio del mobile la
detrazione al 50% non trova applicazione
nemmeno per le spese dei ma-
teriali, anche se pagati con bo-
nifico. Non ci sono problemi,
invece, se si tratta di mobili
realizzati in appalto o contratto
d’opera su misura. Sono esclusi
i mobili usati acquistati da pri-
vati, antiquari o rigattieri, come
non rientrano tra i beni agevo-
lati i complementi di arredo
(lampade, apparecchi di illumi-
nazione, soprammobili).
- e le spese per i
grandi elettro-
domestici di classe non inferiore alla A+
,
nonché A per i forni, apparecchiature per le
quali sia prevista l’etichetta energetica, sem-
pre che siano finalizzati all’arredo dell’immo-
bile oggetto di ristrutturazione.
I “grandi elettrodomestici” sono, secondo la
direttiva 2002/96/Ce sui rifiuti di apparec-
chiature elettriche ed elettroniche (RAEE), i
frigoriferi, i congelatori, le lavatrici, le asciu-
gatrici, le lavastoviglie, gli apparecchi di cot-
tura, le piastre riscaldanti elettriche, i forni a
microonde, gli apparecchi elettrici di riscalda-
mento, i radiatori elettrici, i ventilatori elettrici
e gli apparecchi per il condizionamento.
Sono, quindi,
esclusi i piccoli elettrodome-
stici
, quali televisori, aspirapolvere, computer,
robot da cucina e tutti gli altri elettrodome-
stici non inclusi in questa lista.
La detrazione del 50%, da ripartire tra gli aventi
diritto in
dieci quote annuali di pari importo
,
deve essere calcolata sull’
importo massimo di
10.000 euro
(riferito, complessivamente, alle
spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici).
Questo limite riguarda la singola unità immobi-
liare, comprensiva delle pertinenze, o la parte co-
mune dell’edificio oggetto di ristrutturazione.
Pertanto, il contribuente che esegue lavori di ri-
strutturazione su più unità immobiliari avrà diritto
più volte al beneficio.
Come per i lavori di ristrutturazione, per avere la
detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elet-
trodomestici occorre effettuare i pagamenti con
bonifici bancari o postali
, sui quali va indicato:
- la causale del versamento attualmente utiliz-
zata dalle banche e da Poste italiane per i bo-
nifici relativi ai lavori di ristrutturazione
edilizia fiscalmente agevolati, ad es.: “acqui-
sto di mobili/elettrodomestici; detrazione del
50%, articolo 16-bis del Tuir”;
- il codice fiscale del beneficiario della detra-
zione;
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del
soggetto a favore del quale il bonifico è effet-
tuato.
È consentito effettuare il paga-
mento anche mediante
carte di
credito o carte di debito
.
La data di pagamento è individuata
nel giorno di utilizzo della carta da
parte del titolare (indicata nella ri-
cevuta di transazione) e non nel
giorno di addebito sul conto cor-
rente del titolare stesso.
Non è consentito, invece, effettuare
il pagamento mediante assegni
bancari, contanti o altri mezzi di pa-
gamento.
Devono essere conservati tutti i
documenti giu-
stificativi
dell’operazione, e cioè:
- la ricevuta del bonifico;
- la ricevuta di avvenuta transazione (per i pa-
10
L’ESPERTO RISPONDE
RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE E DETRAZIONI FISCALI DEL 50% E DEL 65%
Detrazioni
fiscali per
ristrutturare e
riqualificare
il patrimonio
edilizio
Detrazioni
fiscali
per interventi
di adozione
di misure
antisismiche