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2014
maggio
STEA FORMA E INFORMA
LINEE VITA: A VERONA IL SEMINARIO PER I COORDINATORI DELLA SICUREZZA
S
O
C
I
O
Lo scorso 28 marzo il
Gruppo STEA, in collabo-
razione con il Collegio
provinciale Geometri e
Geometri laureati di Verona, ha organizzato il se-
minario di aggiornamento per i coordinatori della
sicurezza intitolato “Criteri di scelta per la proget-
tazione, montaggio, e manutenzione di sistemi di
prevenzione e protezione contro la caduta dal-
l’alto”.
Il relatore è stato il sig. Vitali Giancarlo, Presidente
Nazionale del “COE - Centro Operativo Eccellenza
Linea Vita” e presidente di Lineavita
®
by Comed. Il
tema affrontato era molto vasto, ed è quindi im-
pensabile riassumerlo in queste poche righe.
Vogliamo quindi evidenziare solo alcuni aspetti su
cui il sig. Vitali si è soffermato: innanzitutto le ca-
dute dall’alto nei cantieri edili sono lo sconcertante
esito di cattive abitudini, scarsa professionalità e
soprattutto la ricerca di una apparente conve-
nienza economica che in realtà si trasforma in
danno in quanto mette a rischio l’incolumità altrui.
Spesso infatti i
committenti
affidano i lavori di
manutenzione in copertura per la pulizia di camini,
manutenzioni di impianti tecnici, pulizia di gronde
o piccoli interventi di ripristino a lavoratori auto-
nomi, imprese non autorizzate o, peggio ancora,
a persone private senza verificarne l’idoneità tec-
nico professionale e con l’errata convinzione che
sia l’affidatario dei lavori responsabile della sicu-
rezza. Né l’assegnazione di lavori ad un lavoratore
autonomo, nè la presenza di un contratto di ap-
palto esonera da responsabilità l’appaltante che
non abbia osservato gli obblighi imposti dalla
legge in materia di sicurezza sul lavoro (Cass. N
47370/2008).
Altro concetto importante emerso nel corso dell’e-
sposizione del sig. Vitali: quando rientriamo negli
obblighi del permesso a costruire con DIA, SCIA ...,
e comunque in occasione di lavori di straordinaria
manutenzione, si deve aggiornare o integrare il fa-
scicolo dell’opera con un elaborato
tecnico della
copertura
, obbligando chiunque intendesse com-
piere opere interne a fabbricati (lavori di inge-
gneria) o installazione di nuovi impianti
tecnologici (antenne, fotovoltaico, condizionatori
ecc.), che non fossero in difformità degli strumenti
urbanistici vigenti, a presentare una “relazione a
firma di un professionista abilitato” (es. Ingegnere,
Agronomo, Architetto, Geometra o Perito edile
iscritto al relativo albo professionale).
Il Progettista nominato predispone un fascicolo,
contenente le informazioni utili ai fini della pre-
venzione e della protezione dai rischi cui sono
esposti i lavoratori. Il fascicolo viene predisposto
dal coordinatore della progettazione in fase pro-
gettuale nelle nuove costruzioni e aggiornato dal
progettista dell’intervento durante i lavori.
Infatti, se è vero che nei regolamenti tecnici co-
munali per prevenire la caduta dall’alto si fa rife-
rimento ai dispositivi di ancoraggio strutturali,
conformi alla norma UNI EN 795, per la realizza-
zione di presidi fissi di sicurezza conformi ad un si-
stema di anticaduta comunemente definito “
linee
vita
”, è altrettanto vero che la sola norma tecnica
UNI EN 795 non è sufficiente per determinare e
predisporre un sistema di anticaduta, pertanto il
coordinatore in fase progettuale o il progettista, in
ottemperanza all’articolo 91 del DLgs 81/2008
s.m.i.c., dovranno predisporre l’elaborato tecnico
della copertura.
L’elaborato tecnico della copertura può essere de-
finito come “manuale tecnico delle manutenzioni
del fabbricato”.
Nel corso del seminario il sig. Vitali ha risposto alle
domande dei presenti, entrando anche nello spe-
cifico di alcune problematiche di cantiere, e ren-
dendosi disponibile ad effettuare ulteriori
approfondimenti tematici,
naturalmente in col-
laborazione con il Gruppo STEA
.
Martino Novello