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2015
maggio
IL CANTIERE IN VETRINA
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di realizzo, nel rispetto del disegno architettonico
e dell’
originalità dei materiali esistenti
, di modo
che sia adeguatamente integrato all’edificio, ga-
rantendo
reversibilità
e, se possibile,
ridotta in-
vasività
dell’intervento.
Le rivendite del Gruppo STEA hanno investito
molto nella formazione e nel saper proporre pro-
dotti
ad hoc
nel complesso settore del restauro:
all’inizio di quest’anno la rivendita
Zacchia
di Lo-
reggia, associata al Gruppo STEA, ha proposto un
calendario di 6 corsi “Tecnica & Pratica”, rivolti sia
alle imprese sia a progettisti, in collaborazione con
alcune delle aziende leader del settore.
Tra questi anche un incontro in collaborazione con
Kerakoll
sui
rinforzi strutturali ed antisismici
, a
cui ha partecipato anche l’
impresa Giuseppe Sal-
valajo di Loreggia (PD)
, da cinquant’anni attiva
nel campo del restauro, che ha trovato nel sistema
GeoLite, GeoCalce, GeoSteel
di Kerakoll la solu-
zione ideale nel
rinforzo strutturale di un palaz-
zetto nel centro di Padova
.
In piena collaborazione con il progettista struttu-
rale,
l’ing. Christian Voltan
, per ottimizzare la
resa del prodotto e realizzare l’intervento
ad hoc,
Kerakoll ha messo a disposizione il proprio
software di calcolo, derivante da recenti studi con-
dotti con le principali università italiane e che “in
anteprima” è stato usato anche in questo cantiere.
Il sistema Kerakoll si basa sull’utilizzo di
geomalte
minerali associate a tessuti in acciaio perlitico
galvanizzato ad elevatissima resistenza e te-
nacità
, il che rende questa tecnologia pratica da
utilizzare e rispettosa della tradizione muraria e
delle tecniche costruttive dell’immobile su cui si
va ad intervenire, lavorando in collaborazione con
la struttura esistente.
L’ottima adesione e la plasticità di GeoLite, in se-
guito alla cristallizzazione al supporto, consente in-
fatti il trasferimento degli sforzi dalla struttura al
rinforzo, per un efficiente e durevole intervento
strutturale.
L’immobile su cui è stato applicato è un edificio
del
centro storico di Padova
, in via Savonarola,
costruito nel dopoguerra e costituito da un piano
terra con pilastri in c.a. e tamponamento in mat-
toni pieni, solai in laterocemento, i piani primo, se-
condo e terzo in mattoni pieni.
L’impresa Salvalajo ha molto apprezzato la
versa-
tilità e lavorabilità del sistema
che, aggiunto
alla propria esperienza, ha permesso di risolvere
varie problematiche del cantiere, senza modificare
la modalità operativa, ma solo variando il tipo di
matrice inorganica, intervenendo correttamente
sia sulla muratura che sulle parti in calcestruzzo.
Si è così realizzato un reticolo costituito da fasce
verticali sulle murature interne ed esterne in tes-
suto
GeoSteel G600 e GeoCalce
, connesse strut-
turalmente tra loro mediante fori di collegamento
praticati nella muratura e con dei “fiocchi” realiz-
zati sempre con il tessuto GeoSteel, poi iniettati
con GeoCalce Fluido, mediante l’apposito iniettore.
Le fasce orizzontali marcapiano sono state invece
realizzate con lo stesso tessuto GeoSteel, ma come
matrice si è usata
GeoLite
, una geomalta con re-
sistenza ed adesione adeguate per realizzare un
rinforzo monolitico con i cordoli in calcestruzzo già
presenti nel fabbricato.
Ad ogni intersezione tra fasce verticali ed orizzon-
tali si è inserito un fiocco nel cordolo in calce-
struzzo iniettato con la resina epossidica Kerakoll
GeoLite Gel.
Con lo stesso sistema, grazie alla possibilità di sa-
gomare facilmente sugli spigoli il tessuto Geo-
Steel, si è eseguito anche il
rinforzo dei pilastri in
calcestruzzo
presenti solo al piano terra, me-
diante placcaggio con
fasce
orizzontali,
creando una cerchiatura
allo scopo di realizzare
un confinamento per un
miglioramento delle
prestazioni
dell’ele-
mento strutturale, sia in
termini di resistenza ul-
tima a compressione
che di duttilità.
Rispetto ad altre tecni-
che di consolidamento
analizzate per questo
cantiere, il sistema Ke-
rakoll ha permesso di
eseguire il consolidamento delle pareti con uno
spessore pari allo spessore dell’intonaco esi-
stente
, potendo demolirlo solo per fasce e quindi
contenere i costi, e mantenendo caratteristiche di
traspirabilità simile all’intonaco esistente.
Inoltre, i materiali utilizzati, poco ingombranti e
non pesanti, sono stati ideali visti gli esigui spazi
e difficoltà logistiche del cantiere nel centro sto-
rico.
Non ultimo è da menzionare la disponibilità di Ke-
rakoll e del Centro Studi Edilizia di Sassuolo che
hanno fornito particolari costruttivi e strumenti per
la progettazione strutturale, dettagliate relazioni
di calcolo, assistenza all’impresa nella posa dei
materiali durante la fase realizzativa e nella riso-
luzione delle particolarità di cantiere.
Grande disponibilità è stata dimostrata anche dai
rappresentanti di zona di Kerakoll che si sono in-
terfacciati con la D.L. e lo strutturista in fase di pro-
gettazione e con la rivendita Zacchia in fase di
acquisto del materiale.
Federico Salvalajo
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