news
2015
7
dicembre
L’insufflaggio di un isolante in fiocchi
è sicuramente una soluzione sem-
plice, veloce ed efficace per fare tutto
ciò.
È facile immaginare l’utilizzo del ma-
teriale insufflandolo nell’intercape-
dine verticale, a riempimento di
quello spazio che nel passato veniva
lasciato all’interno del doppio muro,
oppure steso su solai piani di sotto-
tetti a muretti e tavelloni, ma noi lo
abbiamo proposto e fatto utilizzare
con modalità nuove, che forse assu-
mono anche una interessante va-
lenza economica.
Il caso pratico che vogliamo portare
ad esempio nasce dalla stretta colla-
borazione che abitualmente Edilven-
cato instaura con i tecnici/progettisti
edili, che credono che il supporto
specialistico di conoscenza dei pro-
dotti e delle applicazioni fornito dalla
stessa Edilvencato sia una risorsa da
sfruttare.
Dunque, il locale oggetto di riqualifi-
cazione è sito in centro storico a Val-
dagno (VI), con tutti i problemi che
ne derivano in termini di vincoli ur-
banistici, oltre che per gli spazi ridotti
per la logistica di chi si trova ad ope-
rare per ristrutturare-riqualificare
un’abitazione.
La necessità era quella di
isolare il
più possibile il piano di copertura
per ridurre al minimo le dispersioni
termiche
verso l’esterno e migliorare
nel contempo le prestazioni acusti-
che.
La prima ipotesi valutata prevedeva
la posa dell’isolante termico sopra il
tavolato, con i coppi posati sopra con
la tecnica del listello e contro-listello:
in questo caso però si sarebbe avuta
una difformità estetica all’estradosso,
in quanto la cornice sarebbe risultata
ingrossata e i coppi rialzati rispetto ai
tetti delle abitazioni affiancate sui
due lati dell’edificio oggetto di riqua-
lificazione.
Sicuramente l’ipotesi di correggere
con un salto di quota sulla lunghezza
della cornice risultava troppo onerosa
e comunque difficilmente avrebbe
passato il vaglio degli uffici comunali
preposti, che solitamente richiedono
la conservazione delle proporzioni.
A questo punto,
ecco l’idea di inter-
venire dall’interno… Ma come?
I
travi “uso fiume” che costituivano la
struttura del tetto dovevano rimanere
a vista, sempre per richiesta dell’am-
ministrazione comunale; inoltre,
come fare a mettere dei pannelli iso-
lanti adattandoli attorno alle travi,
con la garanzia di fare un buon lavoro
sia dal punto di vista estetico che in
termini di isolamento termo-acustico?
Si è dunque pensato di predisporre
un tavolato, circa a metà dello spes-
sore delle travi portanti e appoggiato
su murali in legno fissati sul fianco
delle travi stesse.
Ciò ha permesso, da un lato, di la-
sciare a vista la bellezza delle travi
storiche, e dall’altro di creare un’in-
tercapedine che poi sarebbe servita
per contenere l’isolante in fiocchi
iniettato dall’esterno.
Sicuramente con questo sistema si
sarebbe riempito lo spazio vuoto at-
torno alle travi garantendo continuità
e maggior omogeneità di risultato.
Come isolante da iniettare è stato
scelto Isover Insulsafe, lana di vetro
in fiocchi di colore bianco, prodotta in
vetro riciclato, senza resina:
prodotto
incombustibile, idrorepellente, tra-
spirante, che mantiene inalterate
nel tempo le proprie prestazioni.
Il materiale, una volta posato, garan-
tisce un valore di conducibilità ter-
mica in intercapedine pari a 0.036
... continua dalla prima pagina
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IL PRODOTTO IN VETRINA
W/m
2
K (23 kg/mc) e con sistema a
posa libera pari a 0.041 W/m
2
K (15
kg/mc).
Senza grosse difficoltà e interve-
nendo dall’esterno, visto che comun-
que i coppi sarebbero stati rimossi, la
ditta esecutrice dell’intervento e part-
ner del Gruppo STEA per gli insuf-
flaggi Ellebi di Bortoli Luca, ha
provveduto al riempimento dell’in-
tercapedine creando sul posto lo
spessore isolante.
Si è poi provveduto a ripristinare l’im-
permeabilizzazione con la posa sopra
le tavelle in cotto del telo sottotetto
Delta Lite plus di Dörken, una mem-
brana impermeabile aperta alla dif-
fusione del vapore; successivamente
sono stati riposizionati i coppi su li-
stellatura metallica Jolly metal uni-
versale di Industrie Cotto Possagno,
per garantire un’adeguata ventila-
zione del manto di copertura, che ga-
rantisce una maggiore durabilità del
sistema nonché un maggior abbatti-
mento termico estivo.
Ora non rimane che attendere che l’a-
bitazione sia messa a punto per l’abi-
tabilità per avere conferma del
risultato, che sin da ora siamo sicuri
sarà soddisfacente e decisamente mi-
gliorativo, sia per la vivibilità dello
spazio recuperato che per le tasche di
chi ci vivrà.
Giuliano Vencato